E Alùra?

   di Mond-Art

   Eh, alùra, alùra... allora è ora di togliersi da questa forma di "Ipnosi Collettiva", che sta diventando un incubo sempre più folle e reale e bisogna farlo prima che sia troppo tardi.

   In questa sede si dà per scontata una basilare consapevolezza degli inganni mediatici, giuridici ed economici posti in atto nell'intero Occidente da un'esigua minoranza di potere finanziario al fine ultimo di sottomettere e dominare le masse, e di rendere definitivamente inattaccabile la loro posizione di dominio impedendo l'autodeterminazione dei popoli e riportandoli a schemi di vita medievali, in cui le persone rese schiave e impaurite siano del tutto controllabili.

   Non ci interessa qui andare all'estenuante ricerca dell'ultima malefatta di questi delinquenti patologici, né ci interessa sapere chi si collochi un gradino sopra o sotto nella piramide sadomasochista che governa oggi mezzo globo, né tanto meno conoscerne i nomi e le aderenze a questa o quella lobby o gruppo di pressione.
   Ci basta sapere che l'élite storicamente giunta al potere attraverso il vecchio e il nuovo colonialismo, e che oggi ha il braccio di forza principalmente negli USA e la regia orchestrante negli organismi sovranazionali occidentali, insegue da secoli il sogno di un controllo globale, dove la propria leadership non rischi di essere mai più posta in discussione dalle popolazioni sottomesse.

   Ci interessa invece molto di più capire le dinamiche mentali e sociali attraverso cui tutto ciò si è reso storicamente possibile, e come si possa rinnovare ogni giorno, attraverso la nostra più o meno consapevole collaborazione, il mantenimento e il rafforzamento di questo assurdo "status quo" in cui una esigua minoranza di dominanti riesce a fare in modo che sia "la coda a muovere il cane", sovvertendo ogni logico andamento delle cose.

   Infatti deve essere assolutamente chiaro a tutti che per poter mantenere il potere e il controllo ogni oligarchia dovrà per forza avvalersi della collaborazione più o meno volontaria dei controllati stessi: diversamente ciò non sarebbe possibile. Oggi tale collaborazione viene ottenuta, nei paesi "civilizzati", attraverso l'inganno, la propaganda e la sottomissione inconsapevole della gente, che diversamente non si presterebbe a un gioco talmente ignobile e che porterà alla sua stessa distruzione finale.

   Il potere (quello vero, non quello rappresentato dai politici ormai ridotti a comodi "specchietti per le allodole" svuotati di ogni reale decisionalità, e parte serva dell'inganno medesimo) ha quindi bisogno di ingannare per continuare a esercitare potere; ha bisogno di ingannare per sfruttare le masse senza che le stesse arrivino a percepirne il meccanismo, né a rendersi conto dell'esistenza dei manovratori. Il seguente racconto fornisce un'immagine fotografica ben precisa di questa situazione paradossale:

   Sono su un aereo, seduto vicino al finestrino e osservo la superficie soffice delle nubi, e lontano
laggiù le città microscopiche, chiacchierando cordialmente col mio vicino di posto. Ma presto sembra che ci troviamo in disaccordo sulla nostra destinazione. Lui sostiene che sia Los Angeles; io dico New York. Ho appena iniziato ad alzarmi, con l’intenzione di chiedere a un assistente di volo di
comporre la nostra disputa, quando ci accorgiamo che le hostess sono impegnate in una bizzarra
attività. Sorridendo educatamente, scelgono i passeggeri a caso, uno alla volta, poi li conducono fino
allo sportello dell’uscita di emergenza. Il primo è un ragazzino che si tiene stretto uno skateboard,
poi una donna di mezz'età con un abito nero e manageriale, poi una tipica casalinga benpensante
che tiene per mano il suo poppante, e tutti saltano di buon grado nell'aria rarefatta, seguiti dai
cordiali addii delle loro guide.

   Incredulo, sbircio verso il finestrino opposto, notando una processione di passeggeri che in stile
Mary Poppins stanno precipitando al suolo. Terrorizzato, guardo di nuovo verso il mio vicino, ma
lui contraccambia la mia espressione di orrore con un sorriso svagato tipo “va tutto per il meglio”. Sull'orlo del collasso, mi precipito verso la cabina di pilotaggio, ne spalanco con violenza il portello e scopro che è vuota. I sedili dei piloti sono vuoti.
   Esterrefatto, mi volto e mi trovo faccia a faccia con la bellezza sintetica di un'hostess. "Non è meraviglioso il pilota automatico?" sussurra con voce sognante. "Sa, deve solo avere fede. Ecco, lasci che le mostri la porta sul suo radioso futuro."

   Per quanto ancora, viene da chiedersi, gente onesta e ragionevole continuerà a tollerare il perverso psicodramma che sta tenendo il mondo sotto assedio, e che è così platealmente contrario ai bisogni della gente comune, ed anzi mostra sempre più di volerla semplicemente distruggere?

   Lungi dall'essere individui impotenti e passivi come l'attuale sistema ci vorrebbe, si può abbracciare una visione della realtà che vede noi stessi come gli artefici della nostra esistenza, capaci di concepire e creare un'esistenza migliore. Ma per fare questo bisogna innanzi tutto capire come uscire dall'inganno, perché ogni vera indipendenza va prima conquistata a livello di pensiero.

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