giovedì 16 agosto 2018

Fiction e Talk Show sono gli aspetti più pericolosi della Televisione (Parte 1)


di Mondart

   La Televisione è la Mamma, il Sistema il Papà, la Popolazione l'eterno Bambino da indirizzare e/o controllare, ma sempre evitando che cresca.

   Torniamo a parlare di Televisione quale aspetto più emblematico del lavoro psicologico che viene condotto sulle nostre menti al fine di tenerci nella condizione di eterna sudditanza. Non è solo la TV ovviamente a fare questo, ma TUTTO il messaggio sociale nel suo complesso; e poiché il nostro fine è cominciare a "vedere il condizionamento", per poter difendercene e riuscire a pensare e realizzare delle alternative, prenderemo ancora una volta la TV come emblema più chiaro e decifrabile, nonché il più potente: basta andare a rileggersi quanto prevedeva il Piano di Rinascita Democratica (altrimenti detto P2 o "Propaganda 2", nome che è la precisa dichiarazione d'intenti di un modus operandi) per capire infatti quale importanza è stata attribuita al fine di plasmare e surrogare le coscienze.

   Per inciso, il piano prevedeva la destrutturazione della stessa RAI per sostituirla con televisioni private (allora la RAI aveva ancora una funzione "educativa", e alcuni ricorderanno certamente programmi di alfabetizzazione di massa come "Non è mai troppo tardi").

   Il Potere infatti altro non è che "pensiero condiviso e accettato" (e su questo torneremo in un prossimo post) ed il problema di controllare la massa si è sempre posto al Potere; nell'antichità per esempio tale controllo veniva svolto egregiamente dalle Religioni. La forma del controllo è sempre e comunque l'induzione di un inconscio collettivo, induzione praticata non attraverso la ragione (che è del tutto inadatta a tale scopo) ma attraverso l'emotività, le emozioni, la suggestione, la paura e il desiderio, attraverso un meccanismo sottile di premi e disincentivi psicologici, insomma attraverso gli strumenti propri di ogni educazione, e ben noti ad ogni genitore... con la differenza che mentre un bravo genitore tenderà alla crescita, all'effettivo sviluppo e autonomia de proprio bimbo, qui si cerca l'effetto opposto, ossia un perenne incatenamento ad uno stato di fanciullesca inferiorità, sudditanza, bisogno di riferimento ad un "superiore" che fornirà tutte le risposte.

   A questo scopo l'individuo non deve plasmarsi, ma rimanere "poltiglia sociale", massa appunto il cui comportamento sia riconducibile a poche e ben precise dinamiche facilmente prevedibili e controllabili, che verranno infine sempre qualitativamente livellate verso il basso (e non verso l'alto, come dovrebbe fare un'educazione che si rispetti).

   È esattamente lo stesso concetto del "Dogma" medievale, che non era discutibile, che non ammetteva risposte al di fuori di sé stesso (ricordate "Il Nome della Rosa"?), pena l'essere tacciati e perseguiti di Eresia.
   La televisione attraverso fiction e talk show non impone dogmi ma limita la rosa delle possibili alternative a quelle approvate dal sistema, promuovendole e premiandole finché verranno inconsciamente ritenute le sole percorribili.

   Ora, diventa necessità automatica fare un volo pindarico proprio sulla massoneria, ossia il pensiero che originariamente si contrappose nel modo più energico e vitale al Dogma ecclesiastico... massoneria che dunque parte bene ma finisce male, finendo per esercitare (e il Piano P2 sopracitato serviva solo da piccolo esempio di ciò) lo stesso potere che si proponeva di combattere.
   Diciamo, in una parola, che il potere economico che si celava dietro la massoneria ha visto quanto poteva risultare per sé vantaggioso rimanere in questa condizione "ad eternum", senza più uscire allo scoperto: era l'espediente perfetto per la vittoria sulla corrosione storica del potere stesso, consunzione studiata e teorizzata dal Giambattista Vico coi suoi "corsi e ricorsi" storici. Consunzione che veniva determinata dall'opposizione, o comunque dal "non consenso" della parte integra della popolazione; questo ci istruisce anche sul perché la ricerca del consenso sia così importante paradossalmente proprio tra i poteri che si pongono come assoluti e autoritari.
   La grande vittoria del disegno massonico riguardante il controllo dell'opinione verteva su due punti essenziali:
   1) Impedire che la popolazione sia "integra" nella sua capacità di intendere e di volere.
   2) Impedire il realizzarsi di una reale alternativa ad un modello di comportamento indotto.
   Ma anche su questi punti torneremo con maggior chiarezza.

   Oggi assistiamo infatti ad una stranissima "schizofrenia sociale" dove, se da una parte sono stati pienamente applicati gran parte degli assunti massonici nel tessuto sociale (distruzione della sovranità degli Stati, distruzione del potere persuasivo della religione cattolica, distruzione della famiglia come nucleo sociale e insieme di valori di riferimento, etc. - e questo poteva, nelle intenzioni primigenie, anche avere un valore in sé positivo), non è stata parallelamente sviluppata nella popolazione quella maturità individuale che le avrebbe permesso di giovarsi positivamente di questi cambiamenti, ossia la crescita individuale e l'evoluzione dell'individuo verso l'autogoverno; al contrario, si è lavorato sempre più per trasformare la popolazione in "massa" (quindi un processo contrario di de-individuazione) ancor più pilotabile che non nel medioevo.
   La massoneria quindi, come tutti i movimenti rivoluzionari guidati da una classe, ha distrutto un potere semplicemente per rimpiazzarlo con una nuova tirannide, la tirannide psico-capitalista, ed affermare e consolidare il suo potere.
   Altro che sviluppo dell'Umanità e del Progresso... cialtronate di astutissimi manipolatori.

   Si assiste infatti sul piano psicologico e ideologico a quanto si assiste sul piano economico: mezzi potenzialmente ottimi e portatori di vera libertà e crescita individuale (una VERA politica monetaria ed un VERO mercato libero, non strumentalizzati da poteri occulti sarebbero stati per esempio ottimi strumenti di sviluppo collettivo) sono stati ritorti contro la massa a favore di una piccola élite, permettendole di ottenere e mantenere un controllo duraturo nel tempo.
   Sul piano del consenso, si sono sfruttate invece le nuove conoscenze psicologiche per plasmare gli individui in modo da far loro desiderare le catene stesse che li avrebbero imprigionati (emblematica in tal senso la frase pronunciata in 1984 dal Torturatore: "Finirai per amarmi").

   Ma torniamo veramente a noi: Chi vi ha messo in testa infatti, solo per fare un esempio, che dovete essere governati da una struttura esterna piramidale e autoritaria? Anche questa è una balla colossale, come balla colossale è l'affermazione che "altrimenti ci sarebbe il caos generale..." mica vero, e un esempio vivo e lampante l'abbiamo quotidianamente sotto gli occhi ogni santo giorno: la rete.

   La rete infatti (sempre che non venga imbrigliata) è il perfetto "esperimento in vitro" dell'autogoverno anarchico: benché in rete ognuno sia libero di fare quel che vuole senza controlli, senza premi ne punizioni di sorta; di dire le cose più eccelse come le più grosse idiozie, di comportarsi da criminale come da mente sublime, sarà alla fine proprio la libertà e l'apertura del sistema stesso ad auto perfezionarlo, a selezionare la qualità sia dei contenuti che del servizio.
   Il singolo utente infatti, proprio in quanto non massificato da condizionamenti esterni imposti da un soggetto manipolante, sarà incentivato ad usare la propria testa, per esempio, per capire se fidarsi o meno di una fonte, per capire se un blog parla di cose sensate o di cialtronerie, e dovrà fare tutto un lavoro di confronto, verifica e controllo continuo su sé stesso e sul materiale a disposizione, esercitare continuamente la sua capacità di analisi e senso critico, e infine affidarsi solo al buon senso: ossia l'esatto contrario della delega deresponsabilizzante, è proprio il tipo di lavoro che politicamente abbiamo rinunciato a fare, delegandolo a puri approfittatori, e che dovremo per forza tornare a fare se vogliamo trovare un rimedio nell'attuale stallo.
   Un lavoro che migliora non solo il singolo ma la struttura stessa... cosa impensabile negli attuali ordinamenti politici.

   Ovvio che qualsiasi alternativa al marcio sistema concretizzatosi debba prevedere un lavoro analogo, ossia un riappropriarsi della testa, del tempo e infine della decisionalità. Ed ovvio che questo sarà tanto più possibile quanto più il sistema che si andrà a instaurare avrà le caratteristiche della rete.
   (Confesso che tutt'oggi il web per me è un vero mistero, mi verrebbe da dire che i dominanti ci abbiano concesso quest'ultima possibilità nella partita vitale che si sta svolgendo sotto i nostri occhi, mentre tutte le altre vie sono impedite... e se così fosse, bisognerebbe effettivamente riconoscere una volontà di "Illuminazione" a chi per altro verso ci incatena, facendoci ostinatamente capire la fallacità dei vecchi sistemi... ma questa è solo un'illazione, magari una speranza... dovrei essere un 33° grado per saperlo, ma sono solo al 32). Comunque sia, vale la pena sfruttare al massimo tale opportunità, e capire che il sistema "web" può essere perfettamente trasferito anche al sistema sociale: i pirla, gli approfittatori, i lucratori, i trolls, i disinformatori sul web vengono facilmente sgamati, e dopo poco nessuno se li fila. Un sistema che si autocorregge istante per istante: la vera vittoria sulle teorizzazioni del Vico.
   Ed anche questo sarà argomento di successiva e più ampia trattazione.

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